Home / The Edit Insights Q&A by Vibia: Intervista a Toan Nguyen – Sei un “designer nato a Parigi che vive a Milano”… Come hanno influenzato queste due città la tua maniera di essere e di lavorare? Soprattutto, avendo passato la vita in un contesto urbano, sogno ogni giorno sempre di più la natura, infiniti paesaggi e aria pura da respirare. Oggi Parigi è la città della mia famiglia e cui sono legati i miei ricordi, mentre Milano è la città dove scelsi originariamente di trasferirmi per il mio lavoro, mi definirei quindi un uomo francese ma un designer italiano. – Se dovessi scegliere un materiale con cui lavorare quale sarebbe? Mi piace lavorare con la maggior parte dei materiali, ma prediligo quelli naturali e con una grande tradizione. Allo stesso tempo, avere l’opportunità di lavorare con materiali mai usati prima, totalmente nuovi e innovativi può essere molto stimolante. – Cosa non manca mai nel tuo frigo? Ad essere davvero sincero, mi sento più responsabile per il secondo frigorifero: il frigorifero del vino. Una buona bottiglia di vino bianco o rosso non manca mai. – Qual è la fase che ami di più del processo creativo? Pensare, disegnare, renderizzare, realizzare un prototipo… Ogni fase del processo creativo è eccitante più o meno allo stesso modo: le fasi di studio e schizzo, che per me quasi coincidono, corrispondono a un momento più introspettivo e di continua ricerca per spingersi oltre i limiti di ogni progetto. Le fasi successive consistono nel lavorare il più duramente possibile in stretta collaborazione con i nostri partners (termine che preferisco a clienti) per trasformare un progetto in un prodotto finito. – Un personaggio famoso con cui ti piacerebbe trascorrere una giornata? È davvero difficile fare una scelta del genere. Così tanti nomi e volti mi vengono in mente: artisti, registi, musicisti ecc. Allo stesso tempo però, è difficile non pensare alla crisi senza precedenti che la nostra società sta affrontando in questo periodo. Avrei moltissime domande da porre a una persona che ritengo abbia ancora molto da dire e, presto, potrebbe non avere più tempo per farlo: Barak Obama. – C’è un’attività del tuo tempo libero che rappresenta una grande fonte d’ispirazione per il tuo lavoro? La mia principale fonte di ispirazione è viaggiare. Non posso dare a meno di guardare quello che mi circonda attraverso gli occhi di un designer. – Qual è stata l’esperienza più emozionante della tua vita? Senza alcun dubbio, la nascita dei miei figli. – Un libro da non perdere? Direi “Libro d’Ombra” di Jun’ichirō Tanizaki. Questo saggio del 1933 descrive l’estetica giapponese e i suoi valori in contrasto con una società in forte cambiamento e sotto la “cattiva influenza” dell’Europa. È ancora incredibilmente contemporaneo e un testo che ogni designer dovrebbe leggere. – La tua migliore qualità ed il tuo peggior difetto? Sono estremamente perfezionista; sono estremamente perfezionista. – C’è un edificio, una città, un’opera d’arte che secondo te dovrebbe essere visto almeno una volta nella vita? Sfortunatamente, non posso rispondere a questa domanda, ho ancora troppo da vedere nei prossimi cento anni. La collezione Algorithm, disegnata da Toan Nguyen per Vibia, sarà presto disponibile sul nostro sito web. Condividere Facebook Twitter Linkedin Pinterest Pinterest